L’atmosfera olistico-autopoietica
vive
all’essenza delle cose,
del sensibile,
in una dimensione adiacente, ma indelebilmente collegata
a quella sensibile.
Irradia l’atomo,
il DNA,
dando loro
le in-formazioni necessarie al funzionamento (…).
Non coincide
con l’intero Io-psyché,
ma con
l’estrapolazione dei
principi attivi autopoietici,
sintesi funzionale delle
esperienze vissute.
Lascia un commento