La maggior parte degli esseri umani
ritiene che il tempo sia una “freccia che scorre”
nella direzione
passato-presente-futuro: in realtà, esso è posizionato
dove la consapevolezza
che lo interpreta lo posiziona
Nelle teorie prevalenti che tentano di spiegare che cosa sia lo spazio-tempo, si assume che il futuro sia, esattamente,
il tempo che deve ancora accadere.
Ossia, si tratta di tutte quelle esperienze del tempo che, probabilmente, un essere umano vivrà durante gli anni a venire, indicando così che questi non sono ancora stati vissuti. Utilizzando questi riferimenti, posso affermare che
- il passato indica tutte quelle esperienze e un tempo già incontrati;
- il presente indica l’esperienza e il tempo che sta accadendo qui ed ora (ma incoglibile, proprio perché non appena agito, il qui ed ora è già collocabile nel passato, nel già accaduto);
- il futuro, indica tutte quelle esperienze e il tempo che devono ancora accadere. Avendo come riferimento questa convenzione, mi sono chiesto:
- è possibile vedere il futuro?
- pre-vedere, qui ed ora, le esperienze e il tempo che devono ancora verificarsi? La pratica delle
tecnologie Sigmasofiche
(in particolare, le autopoiesi olosgrafiche)
che sto divulgando sta implementando la presa di consapevolezza vissuta delle
funzionalità innate dell’encefalo e delle facoltà cognitive di chi le pratica,
in conseguenza delle quali, una volta raggiunta una determinata soglia (diversa per ognuno), si evidenziano insights intuitivi di esperienze, di avvenimenti, che accadranno loro nel tempo futuro: in sintesi, la
capacità di pre-visione del futuro su base intuitiva, aumenta.
L’Io-psychè è intuitivamente in grado, qui ed ora (causalità), di pre-vedere in modo cosiddetto realistico quello che
una consapevolezza attuale
La causalità innata, sempre in essere, evidenzia in sé (per chi sa decodificarla) la propria naturale conseguenza, motivo per cui pre-vedere il futuro può assumere nuovi significati-significanti. Per quanto concerne le leggi naturali innate, non esiste una
risultante stocastica,
(sostanzialmente casuale).
Quello che esiste è la creazione, è la realizzazione, di quanto le in-formazioni innate di quel processo già pre-vedono. L’intenzionalità Sigmasofica applicata al vivere che sto illustrando si propone di creare pre-visioni del futuro quantitative e qualitative, verificate e verificabili. Tale mio modo di procedere può rientrare in quello che genericamente viene denominato futures studies
che per distinguerli denomino
futures studies Sigmasofici o
ontos-sophos-logia del futuro
attraverso cui mi sto esercitando (leggi divertendo) nella pre-visione e nell’anticipazione dei cambiamenti scientifici, filosofici, sociali, religioso-spirituali, culturali (e…) degli Io-psyché che formano la cosiddetta civiltà. Tali studi non hanno nulla a che vedere con questioni del tipo:
- la Vita dopo la morte o
- la fine del mondo e similia.
Uno dei miei interessi fondamentali è rivolto verso
l’esplorazione sistematica della
linea del destino innata-acquisita
(pre-visione di futuri possibili, probabili ecc.)
dell’essere umano e dell’Universi di cui è parte inscindibile -l’esistente naturale complessivo. Si tratta di futures studies sigmasofici che possono olos-direzionare a vivere e a comprendere le
tendenze dell’Io-psyché personali e di gruppo degli esseri umani (tendenza globale).
Non si tratta, rigorosamente, di
pre-vedere la
sorte dell’umanità
(nell’accezione comune),
ossia, di ciò che
regolerebbe, in modo imprevedibile, le esperienze umane e la volontà dell’Io-psyché
non potrebbe intervenire per modificarle.
Ma quello che, progressivamente, sto tentando di divulgare, è esattamente il contrario, ossia di
penetrare l’eziologia dell’intenzionalità, fino alla sua scaturigine innata,
per essere nella consapevolezza vissuta dell’innato e riconoscere ciò che ne consegue. Non tento la sorte
ma la presa di consapevolezza vissuta
della facoltà di poter pre-vedere il futuro.
della facoltà di poter pre-vedere il futuro. Per questo motivo, non posso affermare una frase del tipo: mi è toccata una brutta sorte
in quanto indicherebbe, implicitamente,
l’esistenza di
congiunture casuali indipendenti dalla propria volontà,
che indicherebbero una
non adeguata formazione vissuta dell’Io-psyché a se stesso,
alle proprie estensioni come campo localistico e non localistico.
Si vive, si intuisce come tutto l’esistente sia in
stato di entanglement micro-particellare e coscienziale, nello stato di non separabilità e funzionante
simultaneamente.
La facoltà Io-somatica di poter pre-vedere il futuro è una
forma di auto-consapevolezza vissuta
realizzata nella
trascendenza dello spazio-tempo,
ossia, nel
tempo autopoietico (continuo presente).
Un esempio per tutti:
è evidente che, attualmente, la prevalenza degli esseri umani stia consumando, esaurendo, tutte le materie prime fondamentali che utilizziamo per vivere.
Per questo motivo,
mi è, straordinariamente, facile pre-vedere che le generazioni future vivranno
enormi difficoltà esistenziali globali.
Si tratta di uno dei motivi fondamentali che spiega il perché la
Via di Conoscenza Sigmasofia divulghi
lo stile di vita olistico-autopoietico personale,
sostenibile,
da far ricadere nell’azione quotidiana,
per incidere significativamente nel futuro del cosiddetto sociale.
I futures studies sigmasofici sullo
stile di vita olistico-autopoietico
sono pubblicati nell’ottavo volume della
S.T.o.E.
(Sigmasophy Theory of Everything).
Per poter realizzarlo, è stato necessario creare le
facoltà olistico-autopoietiche, iper-sensibilità,
quelle che si evidenziano quando alle
quattro dimensioni maggiormente conosciute,
altezza, larghezza, profondità, spazio-tempo, aggiungiamo il vissuto,
per così dire della quinta dimensione ossia, lo stato E.C.A.
Entanglement Coscienziale Autopoietico,
utilizzato dal ricercatore in Sigmasofia per
individuarsi anche in modo delocalizzato.
In realtà, non si tratta di una quinta dimensione, quanto di una
dimensione unica
che include i molteplici Universi di cui siamo parte integrante e inscindibile.
La scoperta dello stato E.C.A. include e trascende i processi quadrimensionali, riuscendo così a penetrare e a consapevolizzare in misura maggiore l’Universi-parte, noi stessi. È il “luogo”, maggiormente reale, in cui i cosiddetti fenomeni fisici possono essere riconosciuti come veicolanti in-formazioni innate prima, letteralmente, sconosciute.
Lo stato E.C.A. è un vissuto Io-somato-autopoietico, Sigmasofico che somma le classiche nozioni dimensionali distinte e distinguibili, in una che le include e le trascende, stabilendo così
L’inscindibilità tra il continuo presente innato e la creazione convenzionale, denominata le quattro dimensioni (altezza, larghezza, profondità, spazio-tempo, utility esistenziali per vivere per produrre scienza, misura e similia).
La visione convenzionale attuale classica, stabilisce che le quattro dimensioni conosciute sono equivalenti ed omogenee; la innovativa e nuova visione Sigmasofica vive e propone l’unica dimensione, quella che potrei definire di simultaneità olistico-autopoietica. Ho denominato la consapevolizzazione vissuta di regioni non localistiche del campo coscienziale, attraverso lo stato E.C.A., ∑ophy-insight,
stato Io-somato-autopoietico attraverso cui è possibile
pre-vedere il futuro.
Lo spazio-tempo è soltanto una convenzione, complessa! È come se l’aggiunta dello stato E.C.A., della simultaneità, evidenziasse uno spazio interiore-esterno transfinito che, ovviamente, non può essere misurato dalla geometria euclidea (in questo senso, riduzionista), in quanto, essendo parte dell’esistente complessivo, a livello di funzionalità micro-particellare e coscienziale, va in remissione per cui un ente esistente si evidenzia e si percepisce come non distinguibile da un altro. Un esempio: se applico il riduzionismo euclideo, la lunghezza di un oggetto non cambia quando lo si sposta o lo si ruota nello spazio; ma, quando ci si trova nella simultaneità, tale distinzione non è applicabile e si evidenzia la remissione della distanza tra due o più punti convenzionalmente scelti. Vanno in remissione le cosiddette direzioni spaziali, si evidenzia
l’invarianza delle in-formazioni innate:
riconoscimento che si può tradurre come una forma di
metanoia sigmasofica realizzata dall’Io-psyché.
Lo stato E.C.A. evidenzia la simultaneità che potrei definire come trans-spazio sigmasofico
(spazio mai finito, simultaneo).
Di fatto, i
futures studies Sigmasofici
pongono in remissione il dogma scientifico in base al quale la velocità della luce è la massima raggiungibile:
con il
vissuto dello stato E.C.A
tale concezione. va in remissione
in quanto, la trasmissione di un segnale da un punto A ad un punto B posizionato a grandi distanze, anche anni luce dall’altro,
può avvenire simultaneamente, in modo non locale, superando quindi ogni velocità superluminale
(esperimenti telepatici e tele-somato-patici Sigmasofici).
Torniamo alla pre-visione del futuro: l’astronomia ci dice con assoluta certezza che il 29 luglio 2061 la cometa di Halley si avvicinerà al massimo al pianeta Terra. Molti obiettano che questa è soltanto una previsione scientifica, si è vero ma è pur sempre
pre-vedere il futuro di un evento innato
che rispetto all’andamento convenzionale che
abbiamo dato al tempo deve ancora accadere.
Intanto, quella capacità scientifica ci dimostra che la pre-visione del futuro
è tecnicamente possibile!
Sono consapevole che molti Io-psyché vorrebbero verificare se esiste la possibilità di creare precognizione (non pre-visione),
intendendola non come la possibilità di conoscere, qui ed ora, in-formazioni sulla propria vita, ad esempio quando avverrà, esattamente, il proprio punto morte, evento che sicuramente dovrà accadere e quindi collocabile nel futuro. Molti, istintivamente, rispondono no! Non è assolutamente possibile! Appunto perché è un evento che deve ancora accadere, il fatto che siano smentiti dalla pre-visione scientifica del futuro e che gli studi Sigmasofici stiano verificando anche la precognizione, non basta e si continua ad affermare che:
- del passato ne abbiamo certezza
- il presente lo riconosciamo come ciò che è in essere,
- il futuro lo riconosciamo come qualcosa che deve ancora accadere
e se fosse anticipabile ciò comporterebbe e aprirebbe tutta una serie di problematiche per i seguaci del libero arbitrio.
Come detto, la Sigmasofia è riuscita a produrre alcune precognizioni, in almeno tre esperimenti siamo
riusciti a percepire in-formazioni dal futuro
e a realizzare comunicazioni simultanee,
ma qui è corretto affermare che
ancora non disponiamo di evidenze sovrasensibili
ripetibili a piacimento in ogni laboratorio del mondo
(per poter farlo, bisognerebbe seguire con scrupolo la formazione vissuta in Sigmasofia per molti anni, tempi che molti non sono disposti a concedere a loro stessi: temono manipolazioni, liquidano come impossibile tale raggiungimento…).
Per il ricercatore, la questione indicata non si pone, in quanto per esperienza soggettiva sa che quel tipo di raggiungimento è tecnicamente possibile, e quegli esperimenti, vissuti direttamente, sono dei
marcatori significativi del proprio cammino verso se stessi: l’Universi-parte.
È attraverso i futures studies Sigmasofici che sono arrivato ad assumere l’intenzionalità, non procrastinabile, di creare attenzioni e interesse verso la possibilità di porre in remissione le ricorsività stereotipate di Tradizioni che alla luce delle ricerche vissute attuali risultano essere palesemente false, anche se mondialmente celebrate, tra cui il Natale e il Capodanno.
Leggi… La nuova festa del ∑ophy Insight.
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