∑ophy dance etnica e olos-direzionamenti
Articolo predente: Cos’è l’etnia sigmasofica
La ∑ophy dance etnica
Evidenziando così
il senso, il significato-significante
di Essere,
essere umani.
Ognuno potrebbe dire a se stesso di appartenere
all’unico gruppo etnico:
Essere Umano
ovvero all’etnia Sigmasofica.
Vivendo, crea e agisce le proprie “gesta”, la propria
mitopoiesi.
Intendo tale creazione nel seguente modo: dal greco mythos, è la
narrazione relativa alla propria esistenza come essere umano
(con estensioni all’ambiente in cui vive ed opera),
e alle modalità attraverso cui ha raggiunto la consapevolezza presente,
nel contesto dove vive, il Pianeta Terra.
La mitopoiesi è la creazione di tale mito, di ciò che si riconosce e si è consapevolizzato, vivendo.
Indipendentemente dal genere, l’essere umano
è ed è sempre stato parte integrante della natura,
anche se, attualmente, moltissimi lo hanno dimenticato e non utilizzano questa loro caratteristica innata, senza la quale non potrebbero esistere. Per questo motivo, coltivo un interesse vivo, innato, istintivo-emozionale passionale per
lo stato di entanglement micro-particellare e coscienziale
(non separabilità)
che l’essere umano,
parte integrante e inscindibile della natura,
semplicemente
è!
consapevolizzato questo interesse, andando a ricercare testimonianze riguardanti
Tradizioni create da altri esseri umani
e che abbiano anche saputo riconoscere le caratteristiche indicate a cui ho aggiunto i faticosi vissuti Sigmasofici. Nelle diverse Tradizioni, un ruolo e una presenza continua e significativa sono stati rimarcati dalla musica, dal canto e dalla danza a cui è stato attribuito valenza simbolico-rituale-celebrativa-tradizionale, che unitamente alle trans-mutazioni e alle integrazioni da me elaborate, voglio denominare,
∑ophy-dance
Etnica.
Ogni essere umano esiste per sé e se lo riconosce per l’ambiente di cui è parte integrante e inscindibile. Può, quindi,
creare la propria storia, la propria cultura
(mitopoiesi)
in modo simmetrico a quella naturale innata,
evidenziando in questo modo
umanità
che ha faticosamente consapevolizzato,
superando, trascendendo i propri ostacolatori.
Uno dei modi che privilegiamo per esprimere tali caratteristiche umane è la musica-canto-danza-sofia che in questo specifico applicativo riconosciamo con il già citato nome,
∑ophy dance etnica.
La pratichiamo come ritmo innato-acquisito
ordinatore dell’Io-soma,
utilizzandola per consapevolizzare le forze innate, naturali,
in particolare, la diade
continuo-presente-spazio-tempo,
evidenziando così
il senso, il significato-significante
di essere
essere umani.
La ∑ophy dance etnica tenta di esprimere tale consapevolezza, tenendo rigorosamente conto
dell’individuazione di ognuno,
ossia, della
propria linea del destino riconosciuta.
Integriamo così, l’inspiegabile allo spiegabile, mettendolo in azione danzando, cantando, suonando. Per questo motivo, si spazia da
movimenti a cerchio, a figure geometriche
(file, file opposte, triangoli, quadrati…)
a movimenti frattali
(conformazioni naturali);
dall’assunzione di ruoli, alla remissione di ruoli, all’assunzione del ruolo dell’altro, sia in modo prevedibile che in modo imprevedibile.
Attraverso queste forme di
∑ophy Dance Etnica,
voglio evidenziare la con-partecipazione fusionale sociale,
comunitaria nella consapevolezza della propria individuazione.
Il motivo è che, nel tempo convenzionale attuale, questa dimensione, per specifici motivi Io-somatici, ha seguito la tendenza alla propria remissione,
fino ad evidenziare esseri umani che
testimoniano di sentirsi, all’essenza, soli, isolati,
che incontrano altri, sostanzialmente,
nella stessa condizione
(da testimonianze dirette).
Si assiste a danze di singoli che,
non si incontrano più, non si toccano,
non vivono l’entanglement, la fusionalità,
non si accordano su passi comuni innati
e consapevoli, ma che,
di fatto, evidenziano abreazioni motorie, scariche di stressor, casuali,
in cui la creatività si riconosce sempre meno:
una solitudine e una mancanza di significati abbinata a musiche con volume altissimo stordente
(da decine di testimonianze e verbalizzazioni).
L’evidenziazione di schemi personali, di tic nevrotici, è riconoscibile: molti agiscono come se avessero voluto liberarsi da ogni accordo, contratto di relazione, anche innato, con altri (da verbalizzazioni). Voglio comunicare che
è raro
vedere danzare da singoli soggetti la natura innata,
ma, prevalentemente, si assiste a scariche ossessivo-compulsive di ostacolatori personali, spesso abbinati allo stordimento derivante da sostanze psicotrope funzionali a facilitare rapporti sessuali. Ovviamente, niente da eccepire o da criticare, ogni danzatore può auto-determinarsi come ritiene opportuno, quello che voglio segnalare è che è raro partecipare-osservare che l’ordinatore che ha compilato la musica da danzare
lo faccia partendo dall’intenzionalità innata e dalle sue leggi,
ma da
identificazioni-fissazioni (preferenze musicali) creata da un acquisito, spesso di moda,
che non tiene più in considerazione la propria stessa scaturigine.
La ∑ophy dance etnica recupera e trascende i significati-significanti inerenti l’antichissima morfologia archetipica da danzare, in alcuni passaggi conosciuta come
il cerchio-sfera,
che voleva rappresentare un
modo danzante
che tenta di essere somigliante al
movimento (danza) naturale del Pianeta Terra
e di altri enti dell’Universo di cui
si è parte integrante e inscindibile.
“rompere”
il senza inizio e senza fine del cerchio-sfera
vissuto come de-personalizzante,
determinando così
il passaggio dal cerchio-sfera alla fila.
Formando la fila, di fatto, vengono ad esistere, a formarsi, due capofila, che
potrebbero decidere di orientarla nella stessa direzione,
oppure in direzioni opposte
che, per questo motivo, potrebbero confliggere.
Anche da questo modo simbolico-reale è nata la figura del leader, come la dinamica del conflitto nella relazione, quando, esattamente uno dei due capofila assume di seguire la direzione opposta, con fermezza.
Le due cosiddette leadership, di fatto, tenteranno di costringere i componenti della fila a seguire l’uno o l’altro. Ed è a questo punto che
l’Io-psychè di qualcuno dei componenti la fila
può pensare di tentare di sostituirsi ai capofila:
manifestazioni di vita, della rete di auto-determinazioni acquisite
che, quando non evidenziano
l’intenzionalità di creare un punto d’incontro,
possono deviare
verso altre forme relazionali e di danza.
Infatti, la fila molto lunga, può dividersi in più file che, a seconda di chi si segue, si contrapporranno in diversi modi con le altre. Nel tempo passato, questa scissione è avvenuta tra esseri umani che, spesso, nella danza così come nella vita, hanno trovato contrasti e motivi d’incomprensione, ma anche punti d’incontro che hanno prodotto il figlio, l’opera comune.
Partecipando-osservando i passi, si possono riconoscere le differenze di investimento di origine e di evoluzione, suggerendo molti aspetti della progressione dell’essere umano nella vita.
Attraverso uno dei suoi molteplici strumenti operativi, la ∑ophy dance etnica, la festa del ∑ophy-insight si prefigge di creare vissuti da cui si potranno estrapolare
prese di consapevolezza intuitive,
utili a vivere.
Olos-direzionamenti
In mundo non datur casus
nulla avviene per caso
La danza che evidenzia
l’olos-movimento dell’Universo di cui siamo parte integrante e inscindibile
è sempre esistita!
È sempre stata una componente della conoscenza espressa dall’essere umano e può essere vissuta al di fuori del linguaggio verbale,
utilizzando
la gestualità simbolico-reale
e reale simbolica.
L’androginia innata è il riferimento della donna e dell’uomo che include e trascende alcune differenze nella realizzazione della danza.
Questa condizione di consapevolezza innata è stata rappresentata attraverso il simbolo del
cerchio-sfera
che trova dei riscontri anche nelle Tradizioni passate che denominavano:
- Andrò (in Bretone)
- Kolo (in Slavo).
Volevano rappresentare il
movimento del Pianeta Terra
(che è, di fatto, un cerchio-sfera)
nel seguente modo:
- Due passi ampi a sinistra (che simboleggia il cuore dell’essere umano da controllare nelle sue espressioni)
-
- Ogni passo prevede la congiunzione dei piedi
- Un passo più corto a destra (tendendo a procedere prevalentemente verso sinistra, simbolicamente, si pensava di agevolare così la rotazione-movimento della Terra evidenziato dai due passi a sinistra).
Il registro simbolico-reale e reale simbolico
della danza del cerchio-sfera
(tradizionalmente denominata,
Andrò)
vorrebbe evidenziare la convinzione (confermata da studi e ricerche d’avanguardia), per cui
in mundo non datur casus
nulla avviene per caso
e che tutto è regolato da leggi innate dell’Universo
(studiate dalla T.o.E,
Theory of Everything per la scienza).
La ∑ophy dance etnica ha vissuto che l’Universo di cui siamo parte è un ente ancora in grandissima parte, da consapevolizzare, da conoscere, motivo per cui, per indicarlo, posso utilizzare il termine Tradizionale kaos. Con questo olos-direzionamento, la danza viene utilizzata come tentativo di presa di consapevolezza, ossia per tentare di farla diventare
kosmos
(ordine regolatore consapevolizzato).
Quindi la ∑ophy dance etnica che propongo è praticata per ordinare, per consapevolizzare il kosmos: noi stessi.
Anticamente, il potere del cerchio-sfera era quello di
includere, fusionalmente, tutti i danzatori e di
escludere la loro individuazione come singoli.
Con la ∑ophy dance etnica ci emancipiamo da questa incompletezza
integrando e valorizzando
l’individuazione nascente dalla consapevolizzazione
(individuale e di gruppo)
dell’innato che si sta danzando.
Nella simbologia tradizionale antica, si diceva che, quando la fusionalità di gruppo veniva danzata e raggiunta con continuità, l’eventuale ingresso di un esterno nel cerchio-gruppo avrebbe potuto rompere l’armonia creata, per questo motivo,
ponevano l’espresso divieto ad un esterno di entrare:
avrebbe rotto l’armonia in essere danzata.
Con la ∑ophy dance etnica, ci emancipiamo da questo divieto creando la condizione di accoglienza dinamica di qualunque esterno, mantenendo la condizione di fusionalità danzata meditativa, permettendoci di non posizionare nulla al centro del cerchio (per non interferire con la sfera-cerchio), ma anche posizionando altri esseri umani o elementi naturali (flora, fauna, il musicista o altro ente naturale).
Nel simbolismo danzato, vissuto, il cerchio-sfera
non ha né principio, né fine:
il principio coincide con la fine,
la fine coincide con il principio.
Tenendo conto di questa evidenza riconosciuta, la ∑ophy dance etnica equipara
la nascita alla morte
e alla
morte alla nascita.
La vita-autopoiesi complessiva e quella che si evidenzia negli esseri umani che compongono il cerchio-sfera diviene un unico processo, infatti, respirando, tenendosi per mano o con le dita determinano, simbolicamente e nei fatti,
continuità fusionale di vita-autopoiesi.
Questo è l’olos-direzionamento simbolico-reale e reale-simbolico da seguire durante la
∑ophy-dance
Etnica
del
Cerchio-sfera
e della fila
(Andro, Su passu seriu, Farandole, Le Pass du loup
trance-dance intorno al fuoco).
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