Le sedici forme e lo stile unico della ∑ophy Martial Art
Per trovare sedici
chiavi di accesso
in se stessi.
Per dare uno specifico riferimento ai ricercatori, comunico che è possibile utilizzare il termine
forma ∑.M.A.
( ∑ophy Martial Art)
come una sorta di equivalente dei termini
Kata
(Giapponese)
O
Taolu
(Cinese),
ma, ovviamente,
non sono lo stesso processo.
In Sigmasofia, si intende una
serie di movimenti codificati,
ossia degli
algoritmi coscienziali
che rappresentano varie
tecniche di visualizzazione, di immagogia,
di penetrazione di se stessi,
utili a raggiungere quanto si prefiggono,
l’accesso in se stessi
di aree ancora inesplorate del campo coscienziale
(dell’inconscio personale, collettivo e autopoietico).
Ogni forma ∑.M.A. è, quindi, costituita da diversi algoritmi coscienziali. Vediamo, più in profondità, che cosa sono e come funzionano:
- si tratta di tattiche che formano la strategia atta alla
risoluzione-superamento di un ostacolatore
(difesa psicosomatica)
che non consente l’accesso in regioni coscienziali più profonde ed estese di se stessi. Sono costituite da una
sequenza precisa e finita di operazioni,
movimenti coscienziali e somatici
(le cosiddette I.P.K., Istruzioni Pan-Kration-) che consentono al cultore della ∑ophy Martial art di poter superare e trascendere i diversi ostacolatori.
- L’algoritmo coscienziale è finito, ossia è composto da un numero predefinito di movimenti che possono raggiungere il risultato previsto.
- È legato al determinismo dell’Io-psyché nel senso che,
se questi si auto-dà delle induzioni in ingresso,
ottiene specifici risultati in uscita.
- L’algoritmo coscienziale non si presta a interpretazioni proiettive personali, in quanto ciò che avviene praticandolo è interpretabile e riconoscibile da tutti gli esecutori nello stesso modo.
- Rappresenta una soluzione possibile applicabile per il superamento di ostacolatori della “medesima classe”.
L’algoritmo coscienziale è di fondamentale importanza in Sigmasofia,
perché è alla base della realizzabilità
dell’operazione coscienziale in essere:
individuato un ostacolatore da penetrare e superare, la forma ∑.M.A. assume le caratteristiche di
automazione coscienziale,
scritta con il linguaggio delle
autopoiesi olosgrafiche
(i movimenti di meditazione-concentrazione dinamici da fare)
che può essere eseguita da ogni ricercatore.
Lo scopo primario delle forme ∑.M.A. (sono sedici) è quello di trasmettere la conoscenza che veicolano ai ricercatori,
per trovare sedici
chiavi di accesso in se stessi.
La forma ∑.M.A. (costituita da algoritmi coscienziali) viene utilizzata come se fosse un’automobile, che dovesse raggiungere un posto B, essendo partita da un posto A: fuor di metafora,
serve a raggiungere dal livello corticale
il sub-corticale,
dal conscio
l’inconscio.
Poi, arrivati al luogo coscienziale di destinazione, finisce la funzione (dell’automobile, della forma) e si applicano
azioni olistico-autopoietiche
di esplorazione del luogo coscienziale stesso.
È uno dei mezzi utilizzati per riconoscersi
esploratori di tempi, spazi e conoscenze,
delle estensioni coscienziali presenti
alla radice dell’Io-psyché che utilizziamo.
Sono fondamentali per raggiungere il
luogo coscienziale conscio o inconscio.
In ogni caso, chi le vive testimonia che
anche durante il viaggio da A a B,
dal conscio all’inconscio,
si possono vivere particolari atmosfere
in cui si intuiscono stati Io-somatici maggiormente estesi
ma, ripeto, lo scopo è quello di
entrare
consapevolmente nell’inconscio
per esplorarlo e
renderlo conscio.
In ∑ophy Martial Art tale, operazione è compiuta dal
Mai Dan
Maieuta Danzante,
ossia da colui che applica
l’ars ostetricia
coscienziale
(divertendosi – danzando-).
Per questo motivo, il termine M. non significa, rigorosamente,
Maestro ma
Maieuta.
Ogni forma ∑.M.A. è quindi composta da
precisi e ripetibili
algoritmi coscienziali
che la rendono perfettamente e immediatamente riconoscibile e che, intrinsecamente, evidenzia proprietà emergenti, ossia,
insights di consapevolezza.
Le forme sono
volutamente essoteriche:
auspico che chiunque lo desideri possa utilizzarle
al fine di auto-conoscersi meglio.
L’unione della pratica delle sedici forme costituisce lo
stile unico della ∑ophy Martial Art.
Si tratta di una pratica operativa che
può durare più di 4 ore consecutive
attraverso cui il ricercatore comprende, vivendolo, che cosa è il
consistere
nella dimensione olistico-autopoietica,
nello stato esteso di coscienza.
Hanno un significato operativo che se eseguito precisamente conduce alla
remissione definitiva di ogni attacco e di ogni difesa,
propri delle arti marziali classiche
in favore del riconoscimento del
punto d’incontro fusionale,
entangled, con se stessi,
con l’altro, con l’Universi,
per co-creare e creare
esperienze conoscitive di vita,
all’unisono.