Nei suoi libri Carlos Castaneda illustra la Tradizione sciamanica a cui appartiene Don Juan e, in particolare, i concetti di Tonal e di Nagual.
Posso immediatamente affermare che tra la Tradizione degli Amerindi e la ∑ophy Ecology ci sono delle similitudini. Per i ricercatori che non hanno mai sentito questi concetti è necessario spiegarli. Di seguito alcune indicazioni su cosa sono il Tonal e il Nagual:
Il Tonal
Il Tonal è equiparabile alla manifestazione sensibile, a tutte le parti-Universi che vediamo, che tocchiamo, che rientrano nel range del sensorio percettivo e quindi possiamo riconoscere, memorizzare, pensare, immaginare, concettualizzare (…). Il Tonal è l’esistente che riconosciamo attraverso i sensi. In particolare, il Tonal include ciò che in Sigmasofia denominiamo l’acquisito.
Per comodità espositiva, in Sigmasofia suddividiamo l’acquisito in individuale e collettivo, allo stesso modo per il Tonal, Don Juan ci dice che anch’esso è individuale e collettivo. Entrambi individuiamo che
- l’individuale è riferibile al singolo essere umano,
- il collettivo alla società complessiva (formata dagli individui), alle sue dinamiche.
Ad esempio, l’opinione personale è individuale e diversa per ognuno. La sommatoria di tali opinioni personali va a formare le visioni del mondo dominanti e non, ossia le forme collettive attraverso cui si evidenzia il Tonal. È come se esistesse un
Tonal collettivo per ogni tempo
Il Tonal include moltissimo del conosciuto, quasi da non permetterci di riconoscere che cosa sia il Nagual. In ogni caso provo ad illustralo.
Il Nagual
Il Nagual è il sovrasensibile, il non visibile al sensorio percettivo (…). Pur essendo sovrasensibile, inconscio, il Nagual è qualcosa di straordinariamente più ampio. Possiamo affermare che il Tonal è equiparabile al pianeta Terra, ossia a un’isola dell’Universi, su questa isola c’è tutto quello che conosciamo e che abbiamo creato, niente escluso: scientifico, filosofico, spirituale, socio-politico-culturale, anche l’ipotesi Dio creata dall’Io-psychè dell’essere umano è inclusa. In questo quadro, il Nagual è difficile da individuare. Intuitivamente, il Nagual non può che essere e coincidere con le
estensioni non localistiche, coscienziali e micro-particellari, interiori ed esterne, dell’Universi ancora inesplorate, non consapevolizzate.
Ogniqualvolta quelle regioni vengono consapevolizzate il potere reale di chi è in grado di farlo si amplia. Già oggi nelle esplorazioni interiori ed esterne possiamo riconoscere che esternamente ci sono molte altre galassie come la Via lattea, molti altri pianeti come la Terra (…), allo stesso modo, l’ordine implicito, molte altre in-formazioni innate nella non località coscienziale (…).
Anche in quei luoghi si intuiscono altri Tonal e
simultaneamente il Nagual.
Tempo e inconscio autopoietici
Il Tonal è lo spazio-tempo che si evidenzia in tutto l’Universi.
Il Nagual è, sostanzialmente, indescrivibile, eppure in Sigmasofia sappiamo che da esso si evidenzia il Tonal, dobbiamo quindi cercare oltre il linguaggio verbale, oltre i pensieri, oltre il sapere, oltre l’Universi storicamente e spazialmente determinato, alla luce del fatto che
l’Io-psyché ha giù intuito, conosce l’esistenza del continuo presente, pre spazio-tempo in Sigmasofia denominato
Tempo autopoietico.
Il Nagual coincide esattamente con ciò che in Sigmasofia riconosco con il nome di
inconscio autopoietico:
la naturale estensione dei noti inconscio collettivo e individuale.
Il Tonal è sostanzialmente una creazione dell’Io-psyché, è così come è perché in quel modo l’io-psyché l’ha riconosciuto, ciò, molto probabilmente, coincide con ciò che don Juan denomina il
primo anello del potere.
Un modo per l’Io-psyché per tentare di dare all’Universi interiore esterno un minimo di ordine e di riconoscibilità.
La realtà è così come la percepiamo perché in quel modo
l’Io-psyché il primo anello del potere
la costruisce, la interpreta.
Infatti, via via che il primo anello del potere, il Tonal, ossia la conoscenza dell’Io-psyché si amplia, inequivocabilmente produce nuove consapevolizzazioni del Nagual, delle leggi innate dell’Universi.
La formazione del ricercatore in Sigmasofia ha lo scopo di formarlo a vivere, utilizzando droghe interiori, la percezione del Nagual, ossia a consapevolizzare l’inconscio autopoietico interiore-esterno. Don Juan invece proponeva droghe esterne con l’intento di orientare l’Io-psyché verso la
capacità di costruire un nuovo mondo,
una nuova consapevolezza.
Ossia, entrambi puntano alla consapevolizzazione di ciò che don Juan denomina il
secondo anello del potere,
in Sigmasofia denominato
l’autonomia fusionale autopoietica,
ossia il
Tonal operativamente incluso nel Nagual.
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