L’Io-psyché la crea, quando si trova nella condizione di non produrre soddisfazione ai metabisogni. In quel caso, non produce lo stato di fluidità, determinato dalla soddisfazione di un metabisogno, bisogno-desiderio. È spesso presente, simultaneamente ad altre modulazioni istintivo-emozionali. Essendo la pulsione olistico-autopoietica a vivere a conoscere, mai finita e, quindi, essendo costante lo stato di incompletezza sul piano della soddisfazione di quel metabisogno, si viene a creare un sottofondo di tristezza, pulsione sempre in essere negli Io-psyché che assumono di essere ricercatori sui significati dell’esistenza, in formazione continua a loro stessi: l’Universi-parte.
Tale tristezza innata non ha nulla a che vedere con lo stato discrasico di depressione, anche se la non soddisfazione profonda di un metabisogno può transmutarsi in depressione.