Autore: Nello Mangiameli
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94. Senza alterità
Di fatto, le microparticelle, che costituiscono gli esseri umani, le cose, l’ambiente complessivo, gli strumenti tecnologici, i laboratori, ogni parte-Universi è stato vissuto come un unico essere, una singola totalità indivisa e senza alterità. Le analisi che continuiamo a somministrare alle parti considerate come separate dall’Universi che le include è l’archeologia di consapevolezzada porre in…
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93. Partecipatore
L’Io-psyché e le sue estensioni non localistiche è simultaneamente partecipatore localizzato e partecipatore de-localizzato dell’encefalo-sistema nervoso dell’Io-soma in cui si auto-riconosce Questo è quello che gli permette diprendere consapevolezza.
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92. Universalità
L’Universi-parte è la realtà innata, di ogni essere umano. Se ogni Io-psyché costruisse la propria partecipazione-osservazione di tale realtà riconoscerebbe l’universalità dell’Io-psyché stesso.
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91. E.C.A. Uno
Il principio attivo più importante dello stato E.C.A. è che esso pone in remissione definitiva il concetto che esistiamo noi e il mondo, noi e l’ambiente complessivo, che sembriamo poter esplorare: Infatti, l’Io-psyché veicolato dall’essere umano È entangled con esso non è separato, scisso da esso, è la condizione che in Sigmasofia denominiamo autonomia-fusionale-autopoietica
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90. Individuazione
Lo stato identificativo e fissato nel solo sensorio-percettivo ha determinato che l’individuazione di se stesso agita da ogni Io-psyché collassasse all’interno dell’Io-soma in cui si riconosce. Aver vissuto, inequivocabilmente, che tale individuazione non è patrimonio del solo Io-soma dell’essere umano, ma è dell’Universi di cui ognuno è parte, ci indica quali saranno i dubbi, le…
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89. Uno
L’Io-psyché di ogni essere umano per sua natura innata sembra essere un una tantum individuale. Ora è possibile affermare che la sommatoria di tali una tantum da sempre come risultato: Uno.
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88. Passaggi formativi
La ∑igma-logic, che nasce dai vissuti della non località è paradossale per l’Io-psyché, identificato nel solo sensibile. La logica razionale che nasce dai vissuti quotidiani, localistici, è paradossale per l’Io psyché partecipatore consapevole della non località. L’integrazione delle due consapevolezze è uno degli strumenti formativi potenti che l’Universi-parte utilizza per formarsi a se stesso.
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87. Paradigma
Lo stato di auto-consapevolezza, il paradigma in cui ci si riconosce, sono simmetrici alla realtà riconosciuta: se oggi vivo questo, posso penetrare, qui ed ora, che domani vivrò altrettanto. All’interno della manifestazione sensibile, di me stesso, prendo coscienza dei principi attivi localistici e non localistici, da cui si evidenzia.
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86. Superamento enantiodromico
La Sigmasofia è di fatto il riconoscimento vissuto che l’Universi-parte, sensibile e sovrasensibile, locale e non locale, transfinito, è un essere organico, vivente, autopoietico, che può continuamente produrre lo stato coscienziale punto morte come espressione della propria transfinita vita-autopoiesi. È l’evidenza del superamento-transmutazionedi ogni forma di enantiodromia.
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85. Più di ieri meno di domani
Vivere domani che quello in cui ci riconosciamo oggi è destrutturabile e ricostruibile oggi più di ieri e meno di domani, è il naturale modus operandi Sigmasofico, è uno degli elementi che ci consente di comprendere l’azione bios-etica autopoietica.