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67. Radici essenziali
Negli ingredienti innati che lo formano, l’Io-psyché può percepire specifici significati-significanti: sono gli stessi che trova nell’essenza dell’oggetto che contempla. L’essenza di un oggetto dell’Universi-parte giace alla radice dell’Io-psyché che lo percepisce. Tale essenza è parte integrante e inseparabile da quella dell’oggetto. È una delle estensioni che l’Io-psyché può partecipare, vivere.
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41. Essenza delle cose
L’atmosfera olistico-autopoietica vive all’essenza delle cose, del sensibile, in una dimensione adiacente, ma indelebilmente collegata a quella sensibile. Irradia l’atomo, il DNA, dando loro le in-formazioni necessarie al funzionamento (…). Non coincide con l’intero Io-psyché, ma con l’estrapolazione dei principi attivi autopoietici, sintesi funzionale delle esperienze vissute.
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34. Rendersi superflue
Rendersi superflue: è questa l’essenza delle Vie di conoscenza scientifiche e coscienziali che conducono l’Io-psyché a se stesso.
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13. Essenza
Nelle in-formazioni olistico-autopoietiche che lo formano, l’Io-psyché può estrapolare specifici significati-significanti: sono gli stessi che trova nell’essenza della “parte”-Universi che contempla. Agendo alla radice dell’Io-psyché-coscienza, l’essenza è inscindibile, è inseparabile, è entangled con ogni “parte”.